Descrizione
Nella notte, qualcuno avanza tra gli alberi, ascoltando i propri passi e le voci delle miriadi che si aggirano d’intorno. Qui, tra i fili d’erba e il ronzio degli insetti, non arriva il furore della tempesta, il clangore anonimo dell’inanimato. È qui che si impara: dove non c’è corpo, non ci può essere vita. L’oscurità allena l’istinto e la memoria delle tempeste a venire. Nella notte tutto si muove, tutto si dimena, tutto dice. E non c’è silenzio dove tutto parla. Qualcuno sussurra ostinatamente alle tenebre un canto impossibile. Qualcuno prepara sentieri invisibili. Qualcuno riprenderà il cammino, prima che ancora.