MIGUEL AMOROS: Rock per principianti. Pagine 52

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Descrizione

Rock per principianti è una storia raccontata con lo slancio e la passione di qualcuno che, seppur da lontano ha percepito fin nella spagna fascista il potente rimbombo delle chitarre elettriche. E’ una breve carrellata su origini, trionfo e declino di quel fenomeno non solo musicale che va sotto il nome di rock, condensa in pochi capitoli un flusso di nomi di musicisti e gruppi, di album, concerti, film che hanno segnato le tappe fondamentali della sua storia; assieme a un’analisi delle condizioni sociali, economiche, politiche, culturali che ne accompagnarono l’esistenza e che talvolta furono messe in discussione dal rock stesso e dalle generazioni di giovani della cui vita fu colonna sonora e fonte di ispirazione.

A partire dagli Stati Uniti, dove nacque come fusione tra vari generi, innestando altri stili sulle potenti radici nere blues, favorito dallo sviluppo delle nuove tecnologie di registrazione e riproduzione (chitarre elettriche, casse, microfoni, effetti… e radio, dischi, juke-box…) il rock inizialmente fu la valvola di sfogo per i giovani che scoprivano ritmi e valori radicalmente altri rispetto alla morale bigotta dell’epoca, quali l’erotismo, le droghe e in genere un atteggiamento anticonformista provocatorio. La lunga stagione di lotte, dai diritti civili, alla guerra in Vietnam e alle agitazioni nei campus universitari, trovò nelle varie declinazioni del rock – cantanti folk e band – una grande fonte di ispirazione. Ma il rock era totalmente sotto il controllo dell’industria discografica e ben presto il suo potere corrosivo fu mitigato e divenne un’incredibile macchina da soldi.

Autore

Amorós, Miguel

Miguel Amorós nasce ad Alcoi (Alicante) nel 1949. Fin dal ’68 partecipa a vari gruppi anarchici e autonomi e dopo aver subito il carcere sotto la dittatura franchista va in esilio in Francia dove conosce Jaime Semprun, scrivendo assieme a lui i testi di Los Incontrolados. Collabora con Debord nella campagna a favore dei prigionieri anarchici, ripubblicando il manifesto “Ai libertari”, e tra il 1984-94 è redattore della rivista Encyclopédie des Nuisances. Negli ultimi vent’anni ha pubblicato numerosi libri sulla storia del movimento operaio spagnolo nella guerra civile del 1936-39 e su questioni attuali quali la critica dello sviluppo legata ai movimenti contro le nocività, contribuendo ad approfondire la critica antindustriale. Per Nautilus ha pubblicato La città totalitaria (2009), L’alta velocità marcia (2012) e Prospettive antindustriali (2015).

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