Descrizione
Attualmente la Democrazia versa in uno stato pietoso. È rimasta senza avversari, ma anche senza sostanza. Il disamore della cittadinanza nei confronti della sua presunta “formula di auto-governo” non può più essere nascosta: astensionismo elettorale di massa, discredito
generalizzato dei dirigenti e delle loro cricche, alta marea della tendenza apolitica. Tutto ciò che la Democrazia ha promesso è venuto meno; ciò nonostante è questa la formula che ha trionfato. Ma la sua vittoria ha un sapore amaro, i cittadini sono apatici e indifferenti alle sorti di una Democrazia intorpidita.
Ma è veramente sprofondata nel torpore? O invece questo è il momento in cui comincia a mostrare il suo vero volto, a svelarci le sue intenzioni? Solo adesso, dominante, egemonica, incontestabile incomincia a mostrarci il rachitismo del suo organismo e la malvagità dei suoi propositi. Le democrazie liberali stanno avanzando verso un modello di società e di gestione politica che si caratterizza per un’enigmatica e inquietante docilità della popolazione e un letargo del criticismo e della dissidenza.