Descrizione
Una raccolta di saggi di taglio accademico scritti da: Thibaut Dubarry, Klaus-Gerd Giesen, Fany Guis, Jérémy Hornung, Julian Huxley, Nicolas Le Dévédec, Gaëlle Le Dref, Olivier Rey incentrati su sulle teorie e le patiche transumaniste.
La causa dei disastri ambientali, sociali, culturali presenti, sono le tecnologie, ma nonostante ciò è quasi esclusivamente a esse che cocciutamente si continua a pensare per uscirne fuori. In quest’ottica si prospetta un futuro in cui tutti i rapporti con l’ambiente, ivi compresi quelli tra i viventi, verranno reimpostati sulla base di una concezione ipertecnologica che ha come soggetto un umano modificato o potenziato. <br> A dedicarsi compiutamente alla realizzazione di questo progetto si sta orientando una nutrita schiera di specialisti – filosofi, antropologi, informatici, biologi – che stanno elaborando teorie e tecniche capaci di avvicinarsi sempre più all’obbiettivo. I transumanisti, così si fanno chiamare, hanno una fiducia totale nella tecnologia e tutti coltivano l’idea di utilizzarla per superare i confini della condizione umana. Che sia un cambiamento genetico per resistere a un pianeta inospitale, o un innesto sottopelle di chips che consenta una velocizzazione delle trasmissioni neuronali o più banalmente il controllo del frigorifero, per tutti costoro la tecnologia non è uno strumento esterno a sé usato per ottenere qualcosa, ma un costituente della dotazione umana: è l’aprirsi di una nuova prospettiva in cui risulta superato il confine tra organico e inorganico, tra macchina e vivente. Una vera fusione tra tecnologia e uomo. E la tecnologia, come tutti hanno modo di constatare, non è affatto neutra.