Descrizione
A distanza di anni le valutazioni sull’inizio della nuova “era glaciale” della cibernetica,”sull’inganno mistico scientifico di T. Leary”, sulle funzioni poliziesche di architetti, psichiatri e cibernetici, la critica della multimedialità, l’illusione della partecipazione e l’illusoria rivolta della pratica artistica, sono ancora estremamente attuali. Sono proposte in questo documento del 1967 che doveva far parte di una rivista, Situationist International, mai realizzata, dalla sezione inglese dell’I.S. Pochi mesi dopo i suoi membri vennero espulsi per divergenze. “Nell’ambito dell’etica “radicale”, ancora impantanata in forme particolarmente disgustose di masochismo tardo-cristiano, l’aspetto ludico della rivoluzione non può essere esaltato. La rivoluzione è essenzialmente un gioco e chi lo gioca lo fa per il piacere che vi trova. La sua dinamica è l’urgenza soggettiva di vivere, non l’altruismo…. è del tutto opposta a qualsiasi forma di sacrificio o abnegazione di sè per una causa come il Progresso, il Proletariato, gli Altri. Quello che ci interessa più di ogni altra cosa è la costruzione delle nostre vite”.