Pièces et main d’oeuvre: COSA RESTA DA SALVARE. La vita tra i resti, pagine 40

3.50

Descrizione

Il tempo è arrivato e lo Stato di emergenza ecologica sta già imponendo i suoi sistemi di controllo, sorveglianza e obblighi per accaparrarsi i resti (le “risorse”), e monopolizzarne la gestione.
Cosa resta da salvare? Le specie e le popolazioni decimate? Gli ambienti devastati? Le condizioni di vita sulla terra? L’acqua, l’aria, il suolo, l’atmosfera? Le foreste, i ghiacciai, i fiumi? I bisonti, gli orsi, le api, i patagoni e i tasmaniani? … L’impero della distruzione ha continuato a espandersi fin dal Neolitico per lanciarsi, dal XIX secolo, in un’offensiva generale (finale?) contro il vivente.
Dobbiamo salvare il nostro incurabile lutto, il vivo ricordo di ciò che è stato e non sarà mai più, gli ambienti, i momenti, le figure che diedero l’idea della bellezza ai primi artisti – perché questo mondo era bello, sapete? Prima che la fazione più avida, più vile, più violenta dell’umanità non lo trasformasse in questo luogo immondo in cui siamo caduti in disgrazia.

Autore

Pièces et main d'oeuvre

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