Descrizione
L’opera di Bataille è un’opera “maledetta” nel senso che questo termine ha assunto nella storia della cultura. Maledetta al pari di quella di Baudelaire, Rimbaud, ecc. Maledetta perché ha rappresentato il vizio di fondo della cultura dominante: ciò che questa ha sempre cercato di rimuovere, di censurare ed espellere. Inutilmente. Il tentativo di santificare i “maledetti”, cercando di recuperarli così a un mito banale e a un culto consolatorio, va ovviamente di pari passo con lo sforzo di porli su torri d’avorio accessibili solo agli “addetti ai lavori”. Il caso di Bataille è questo; anche perché la sua è una presenza silenziosa. Le sue opere mal si adattano ad essere consumate, non solo nel senso di dissipate, ma soprattutto in quello di logorate, intaccate, guastate e corrose. Consumare i “maledetti” non è facile, ma con Bataille è più difficile.