Home / Critica Radicale,Internazionale Situazionista / Guy Debord – Gilles Ivain – Constant Nieuwenhuys – Asger Jorn: CITTA’ ALLA DERIVA. La psicogeografia e l’urbanismo unitario situazionisti. Pagine 224, € 16.00

Guy Debord – Gilles Ivain – Constant Nieuwenhuys – Asger Jorn: CITTA’ ALLA DERIVA. La psicogeografia e l’urbanismo unitario situazionisti. Pagine 224, € 16.00

La presente raccolta – con un’introduzione di Anselm Jappe – permette di conoscere l’essenziale dei testi consacrati tra il 1952 e il 1966 (con alcuni inediti in italiano) alle due facce del rapporto dei lettristi e situazionisti con l’urbanismo: quello giocoso nei primi anni, e quello di rigetto negli anni sessanta.
Quando negli anni cinquanta del Novecento i giovani lettristi capeggiati da Guy Debord cominciavano le loro “derive” a Parigi, che poi danno origine alla “psicogeografia” e all’“urbanismo unitario”, la città si presta più che mai alle esplorazioni e all’avventura. Le loro nozioni di “gioco”, di “labirinto”, di “situazione costruita”, di “passione” si dispiegano sul fondo di una città che amano appassionatamente…
Una differenza importante esiste con l’approccio della città che caratterizzava i surrealisti, e prima di loro Baudelaire e i flâneurs; questi andavano a cercare gli interstizi “poetici” della città, gli spazi residuali, gli angoli dimenticati dal Potere, accettando tacitamente l’assetto generale della città senza nemmeno immaginare una forma radicalmente diversa. Si trattava dunque di una posizione difensiva. La psicogeografia apre la via a un approccio più offensivo: si tratta di progettare una città diversa. Una città non fatta per riprodurre l’esistenza borghese, ma per stimolare il desiderio di una vita diversa: una vita basata sulle passioni.

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