Non abbiamo mai imparato altro che a morire, ora è il momento d’imparare a vivere.
Ci troviamo al punto di rottura tra due civiltà. Il vecchio mondo sta crollando e tarda a scomparire, il nuovo emerge e tarda a imporsi.
L’onda d’urto che scuote il pianeta squassa la nostra esistenza. Ne rivela la radice. Ormai nessuna ideologia ha il potere di dissimularla.
La roccia delle verità antiche vola in frantumi.
Rinunciare a vivere per evitare di morire. Nessun passato ha ottenuto il consenso delle folle a un’assurdità così sconcertante. Nessuna epoca si è lasciata rincretinire a un tal punto con docilità.
Tuttavia, per quanto lo Stato e le multinazionali riversino su di noi le immondizie della paura, della rassegnazione, della rinuncia, del sacrificio, della delazione, arriva un momento in cui tutto vacilla, tutto traballa perché la vita riprende il sopravvento e si riappropria dei propri diritti. Noi ci troviamo nel cuore di questo momento. Più esattamente, ne siamo il cuore.